Anna Giordano
- 19/12/2017 00:21:00
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Buona sera Arcangelo, condivido quanto hai espresso, lamicizia per me è qualcosa di fondamentale, ma ho, con rammarico,poche amiche e amici, proprio per il fatto che per me lamicizia è sacra e trovare in una persona la predisposizione allamicizia, quella vera, come tu dici, in questo mondo è difficile e rara. Certo che devessere spontanea e mai forzata altrimenti non serve.In quanto alla diversità, come per tutte le cose è sempre arricchente! Ogni persona possiede il proprio bagaglio di vita e nellincontro diventa ricchezza da poter spartire con laltro/a, proprio per far fiorire quel fiore raro: lamicizia. Buona notte e grazie di cuore, amico di penna...
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Arcangelo Galante
- 15/12/2017 16:35:00
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Un cordiale saluto, cara Anna Giordano. Inizio col dire che, un amico/a, è quella figura che, un tempo, condivideva, col cuore e con la mente, emozioni e pensieri, senza indugio. Innegabile è il cambiamento che, negli ultimi anni, c’è stato tra la gente, ad eccezione di poche persone, assai lontanissime dal saper coinvolgersi in quel prezioso legame che rappresentava uno splendido tesoro della vita. Un amico autentico non guarda le differenze negli altri, ma fa prevalere quella simpatia epidermica e quel reciproco e buon sentimento, che, per l’appunto, definiscono e costruiscono un legame di amicizia. Talvolta, è proprio nella diversità che gli amici possono trovarsi, scoprendo che, dalle loro contraddizioni, può nascere una saggezza comune, nell’imparare reciprocamente ad apprezzare ciò che si possiede, ma anche quello che manca. Difatti, da qualsiasi apparente antinomia, scaturisce la nostra percezione dell’anima e del cuore che, spesso, non riesce a condizionare la mente, la quale, asetticamente vive, al di sopra di essa. In merito alla mia esperienza, essa mi ha insegnato che tale sentimento nasce spontaneo e, spesso, inaspettatamente, come dono ricevuto dalla vita, persino attraverso gli incontri casuali. Pertanto, credo che non bisogni forzarla né, tantomeno, tentare di spiegarsela: si correrebbe il rischio di razionalizzare troppo la naturalezza di tale rapporto. Ringrazio di vero cuore l’autrice per la graditissima pubblicazione. Amichevolmente, resto allietato e sinceramente grato per la lettura. :-)
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